Diplomatico e uomo politico italiano. Entrato in
diplomazia nel 1896, fu ministro pluripotenziario a Pechino (1911-15) e quindi
in Serbia (1915-18); sottosegretario e poi ministro degli Esteri nel quinto
Governo Giolitti (1920-21), negoziò con la Jugoslavia il Trattato di
Rapallo (12 novembre 1920). Senatore dal 1919, nel 1922 fu nominato ambasciatore
a Parigi, sede che lasciò all'avvento del Fascismo, rimanendo all'estero.
Qui iniziò una vasta attività pubblicistica di carattere
antifascista e sostenne la necessità di una federazione europea. Tornato
in Italia nel 1943, si schierò per l'immediata abdicazione di Vittorio
Emanuele III; ricoprì poi numerose cariche, tra le quali quella di
presidente della Consulta (Montignoso, Massa Carrara 1872 - Roma 1952).